Recensione di Guido Michelone

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GIGI BIOLCATI “Da spunda”, nuovo cd
Atmosfere sonore di folk progressivo padano

Anche Vercelli ha finalmente la sua Creuza de mä: Gigi Biolcati con il cd “Da spunda” (letteralmente, di sponda, di traverso) firma il miglior disco in assoluto di world music locale, o, se si preferisce, di folk progressivo padano con atmosfere sonore che ricordano la “croce di mare”  in antica lingua genovese capolavoro indiscusso del compianto Fabrizio De André. Del resto Biolcati, nato a Vercelli, residente a Tronzano, approda a questo risultato espressivo, che fa piazza  pulita di certi mogi tributi sul canto piemontese (ascoltati da gruppi raffazzonati), grazie a una carriera strepitosa da percussionista che lo ha portato in circa vent’anni, a suonare a fianco dei maggiori solisti folk, jazz, pop italiani o a formare propri gruppi.
“Da spunda” è quindi un album degno di stare accanto ai migliori lavori di Mau Mau, Eivador, Laura Conti per restare in ambito regionale, anche se verrebbe voglia di scomodare nomi altisonati dell’ethnic Music per la capacità di Biolcati di fondere e utilizzare diverse arcane culture sonore. In altre parole “Da spunda” risulta un compact solare, allegro, felice, benché non manchino i brani riflessivi accanto a pezzi quasi scatenati: è il bello è che il musicista fa quasi tutto da solo a parte le sovraincisioni di violoncello (Guarneri), trombino (Miotto), voce (Amadé), negli undici brani presenti Gigi, canta, compone, arrangia e soprattutto usa svariati tipi di percussione, oltre suonare il piano elettrico, il basso, il sintetizzatore, l’africana kalimba e diverse chitarre.
Due sole risultano le cover, una, Fiorin Fiorello, ormai un classico del folclore italiano, l’altra Giobi di Capusin, l’inno dei vercellesi per antonomasia: entrambe trattate con una modernità ritmica sorprendente. Le altre canzoni riflettono forme e contenuti variegati  sia per il duplice impiego linguistico (italiano e soprattutto vernacolo) sia per la ricchezza anche timbrica e melodica da conferire ogni volta con gusto innovativo. Varrebbe la pena che “Da spunda” di Gigi Biolcati (uscito per la nuova Visage Music e distribuito dalla prestigiosa Materiali Sonori venisse presentato ufficialmente a Vercelli in contesti ufficiali di rilievo poiché alla fine si tratta di uno dei rari grandi dischi di artisti della nostra provincia, come quelli per esempio via via di Angelo Gilardino, Alberto Mandarini, Aldo Mella, Carlot-ta, Federico Gozzelinno, Paolo Baltaro, Banda Osiris, I Celti, Effervescent Elephants e pochi altri ancora.

Guido Michelone.

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